La digitalizzazione della Practica Brevis è stata finanziata dall’Amministrazione Provinciale di Salerno
Obiettivi: restituire La Practica Brevis alla città in una forma del tutto nuova, offrendo la possibilità, a chiunque desideri sfogliarlo, di farlo virtualmente, evidenziando, inoltre, caratteristiche e particolari nel testo difficilmente visibili ad occhio nudo.
Soluzioni tecniche adottate: E’ stata condotta sul manoscritto del maestro Plateario un particolare tipo di indagine, detta riflettografica, che ha previsto l’utilizzo di una camera multispettrale, strumento dalle potenzialità elevate, che, differentemente dalla normale camera digitale, consente di acquisire immagini in diverse bande dello spettro elettromagnetico.
L’acquisizione del documento è stata effettuata presso la Biblioteca dell’Amministrazione Provinciale di Salerno in maniera completamente non invasiva dal momento che la camera non ha mai “toccato” il documento, senza, peraltro, che la risoluzione delle immagini abbia subito variazioni negative. L’acquisizione è stata effettuata nelle bande del visibile, dell’infrarosso e dell’ultravioletto. L’analisi agli infrarossi porta a concludere che l’inchiostro utilizzato possa essere iron gallic (ferro gallico) che, per la sua composizione chimico-fisica, viene assorbito completamente nello spettro dell’infrarosso. Il documento è stato restituito in formato html (in italiano e inglese) che consente di sfogliare virtualmente un documento così pregiato senza “toccarlo” e senza correre il rischio di danneggiare ulteriormente le pagine rese già fragili dal tempo.